Una nuova tomba per Max

E’ con grande piacere che possiamo annunciare un altro importante tassello del progetto MUJIC:

oggi il Sindaco di Monterosi, sig. Sandro Giglietti, mi comunica dell’avvenuta delibrera che ha come oggetto la “TRASLAZIONE SALMA DEL SIG. MASSIMO URBANI”, per dare una nuova e più consona sepoltura al grande Max.

Qualche settimana prima, il comitato cittadino MUJIC si era fatto promotore della richiesta assieme con i fratelli di Massimo, Maurizio e Gianni, per poter prendere in considerazione questa necessità: un personaggio di tale caratura deve ricevere la giusta visibilità per permettere ad appassionati del genere e curiosi di poter rendere omaggio alla figura di uno dei più grandi jazzisti italiani.

Attualmente la tomba di Max si trova nel piccolo cimitero di Monterosi ma in posizione anonima e di difficile riconoscibilità.

L’epitaffio sulla tomba:

“La tua voce sta nel nostro cuore nel nostro sangue nella nostra vita perché noi t’abbiamo ascoltato  nella vita una sola volta – per sempre”

è stato scritto di getto da Adele Faccio, che ascoltò Max una volta e volle per forza incontrarlo di nuovo per organizzare qualche evento assieme. Non fu possibile: il giorno dell’appuntamento sembra fosse fissato proprio il fatidico 23 giugno del 1993. Un’attesa vana, poi la tragica notizia.

Sentivamo in tanti la necessità di poter fare qualcosa per dare un segno tangibile della nostra ammirazione per questo grande personaggio e, grazie a sig. Sindaco ed a tutta la giunta del Comune di Monterosi, a cui esprimiamo tutta la nostra riconoscenza, il primo passo è stato fatto!

Di seguito qualche immagine dell’attuale sepoltura.

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5 risposte a “Una nuova tomba per Max”

    1. Ciao Andrea,
      Max aveva la mamma di origini monterosoline. Infatti anche lei, Maria Teresa Tamantini, è seppellita lì.
      Lui le era molto legato. I funerali furono fatti in piazza Guadalupe ma poi è stato “avvicinato” alla mamma.

      1. Grazie mille per l’informazione. Appena sarà possibile travalicare i limiti regionali (sono toscano), verrò a trovarlo.
        E perché no, magari trovo anche la vostra sede aperta e mi faccio la tessera “live”, anziché online. Ringrazio tutti voi per mantenere vivo il ricordo di quello che per me rimane il più grande jazzman italiano. Buona giornata.

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