26-04-2024 ore 21,00 evento SBV: Una Favola Mediterranea – Nicola Buffa

Cari amici,

come potete leggere più diffusamente su questa pagina, l’Associzione ha deciso di supportare l’iniziativa dei cittadini europei promossa da “Stop Border Violence“.  Ivitiamo quindi tutti coloro che ci seguono a loro volta a supportare l’iniziativa e diffonderla. Il nostro supporto lo diamo come sappiamo fare e cioè proponendo delle performance in cui c’è musica dal vivo!

Questa è la volta del Maestro Nicola Buffa e del suo quartetto Mediterranean Jazz Quartet.
Presenteranno un lavoro fatto di morbido jazz ma intriso di contaminazioni mediterranee nel senso più ampio del termine.
Il Nicola Buffa Mediterranean Jazz Quartet è formato da:
Nicola Buffa – chitarra
Francesco Bignami – piano
Ernesto Dell’Erba – contrabbasso
Cesare Botta – batteria e percussioni

*** PRESENTAZIONE DEEL PROGETTO FAVOLA MEDITERRANEA ***
Il Mediterraneo, per i Latini Mediterraneus che vuol dire In mezzo alle terre, per i Romani Mare Nostrum, per gli arabi Mar Bianco di Mezzo, per i Turchi semplicemente Mar Bianco, è circondato da tanti continenti cosiddetti Mediterranei.
Situato in una posizione strategica, tra l’Europa, il Nordafrica e l’Asia Occidentale, ha 46.000 chilometri di coste favolose lungo le quali vivono 450 milioni di persone, in una situazione ambientale ideale perché il clima è mite e caratterizzato da inverni umidi ed estati calde e secche.
Vero ponte tra i territori, è stato la culla di alcune tra le più antiche civiltà, nonché teatro principale della cultura occidentale assieme al Medio Oriente ed al Vicino Oriente.
Per tanti secoli il Mediterraneo è stato teatro di scorribande e di conquiste da parte di tante etnie che si sono scontrate ed avvicendate tra loro, ma oltre a fatti cruenti e scambi commerciali, sono avvenuti anche tanti meravigliosi incroci di razze ed influenze culturali.
Il Mediterraneo è stato, fin dall’antichità, limite e allo stesso tempo via privilegiata per andare alla ricerca del nuovo, per conoscere, per scambiare merci e idee, è stato confine e regione comune fra tutti quei i paesi le cui sponde su quel mare si affacciavano.
Questo ha prodotto nei millenni una cultura davvero peculiare, i cui tratti più significativi ritroviamo nelle tradizioni di tutti i territori del bacino del Mediterraneo, ove millenni di storia condivisa hanno dato vita ad un patrimonio comune di suoni, di ritmi, di colori, di spezie e canti, di cibi e costumi.
A questo mondo di congruenze e rimandi, si ispira il nostro concerto, che esalta attraverso la musica una comune matrice culturale che di fatto é e va riconosciuta, rispettata, amata e preservata come punto di contatto e di dialogo tra i popoli del Mediterraneo.
Il Nicola Buffa Mediterranean Jazz Quartet è una formazione composta da quattro anime latine che portano dentro di sé, come fosse un bagaglio, le sensazioni tipiche di chi è nato e cresciuto a queste latitudini.
Abbiamo preso il latte dalla tetta della mamma o della balia, il primo oggetto che abbiamo visto rotolare verso di noi è stata la palla, siamo stati nutriti con pappette, jazz, musica lirica e cantanti melodici, abbiamo gustato i sapori della cucina della nonna, dei maccheroni acqua e farina fatti con il ferro della maglia e con un ragù da urlo, del timballo di melanzane, degli arancini, delle granite e dei cannoli siciliani.
Abbiamo assistito alle cerimonie religiose con la statua del patrono condotta da tanti fedeli a piedi sui viottoli pieni di ciottoli sconnessi, alle processioni sul mare dedicate alla Madonna.
Abbiamo partecipato ai funerali dei nostri cari che iniziavano in un mare di lacrime e finivano in festa, abbiamo vissuto a contatto con una natura prodiga e circondati dagli animali, osservando le donne che sciorinavano i panni e che mettevano i pomodori ad essiccare al sole, ci siamo riempiti gli occhi della bellezza dei nostri monumenti, dei luoghi d’arte, dei nostri film, del grande teatro.
Abbiamo ricreato lo spirito ascoltando la musica dei nostri grandi compositori, degli autori di musiche da film, dei cantautori e dei cantastorie.
Ci siamo deliziati osservando i capolavori dei nostri pittori e leggendo gli scritti dei grandi poeti e dei letterati.
Amiamo vivere con lentezza, siamo meditativi e contemplativi, siamo distratti talvolta a causa della grande bellezza che ci circonda, siamo fantasiosi, creativi, imperfetti e geniali, spesso indolenti e pigri come tutti coloro che vivono in luoghi pieni di sole e con un clima mite, adoriamo mangiare, siamo abituati ad aguzzare l’ingegno, ad inventarci le situazioni e quindi a “faticare” di più.
Amiamo divertirci, abbiamo voglia di dare e ricevere emozioni, siamo gioiosamente rumorosi, approssimativi e disorganizzati, ma siamo unici perché abbiamo un cuore grande così!
Non potevamo fare a meno di tradurre tutto questo in musica…
I brani sono tratti dal disco Sangue Latino, un omaggio al nostro modo di vivere e da La Musica Dentro, dedicato a tutti coloro che vivono per fare arte e creare bellezza.
Tutte le composizioni hanno un afflato jazzistico evidente e sono caratterizzate da melodie molto forti come nella nostra migliore tradizione, da improvvisazioni tonali cioè basate sugli accordi o modali, in assenza degli stessi.
I ritmi sono presi in prestito dalle varie etnie presenti sul pianeta.
Noi artisti non temiamo di vivere nel villaggio globale e pur avendo un grande rispetto del nostro passato, siamo aperti al mondo e ad ogni possibile contaminazione con le tradizioni musicali dei popoli legati in qualche modo al bacino del Mediterraneo.
Attengono difatti alla magia del nostro sound le essenze della musica, francese, spagnola, argentina, greca, brasiliana, araba ed africana.
Il nostro concerto potrebbe diventare un vero e proprio spettacolo, un contenitore molto trasversale all’interno del quale possano convivere tutte le meravigliose forme d’arte che amiamo, poiché crediamo che siano fortemente collegate tra loro e che la musica in quanto linguaggio universale più diretto e comprensibile sia il collante ideale per tenerle insieme.
Nel ci avvarremmo della collaborazione dell’attrice Paola Lorenzoni, che si occupa anche della regia e che intervallerà i brani musicali con gli scritti di grandi letterati che hanno celebrato la bellezza del Mare Nostrum, oltre ad eseguire alcune bellissime canzoni che travalicano il tempo ed attengono fortemente al tema che ispira e permea tutta la performance.
***Dettagli della venue***
SUBURBIO SOCIAL CLUB
via Alessandro Avoli 3a, Roma
(zona Monte Mario a pochi passi dalla casa natale di Max)
PER INFO:
06 39917964 / 331 4053107 / 335 7667096
info@mujic.org
suburbiosocialclub@gmail.com

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