La sopresa più grande l’hanno avuta gli stessi organizzatori dell’evento: tra il pubblico infatti era presente anche colui che può considerarsi il più importante trombonista italiano, vantando collaborazioni con tutti i più grandi del jazz da Dizzie Gillespie a Tony Scott, da Enrico Intra a Enrico Pieranunzi. Stiamo parlando del maestro Marcello Rosa. “Abbiamo vissuto momenti di grandissima emozione” dichiara Luca Marino, presidente di MUJIC, “poter chiacchierare con un gigante del jazz quale è Marcello, farsi raccontare della genialità istintiva che sprigionava Massimo Urbani, così potente che soprendeva anche lo stesso maestro, è qualcosa di indescrivibile. Una serata memorabile anche perché il giovane quartetto ha fatto un concerto straordinario”. E non poteva non terminare con un tributo al maestro presente in sala: si è unito, alla batteria Lucio Turco, compagno di molte avventure jazzistiche con Marcello Rosa: il brano eseguito, “Angelica” di Duke Ellington, era infatti un loro cavallo di battaglia che “suonavamo una ventina di anni fa” dice Lucio. Poi, ripensandoci, “forse sono passati più di una trentina di anni” dice sorridendo.